venerdì 30 novembre 2012

Ispirazione del cavolo

Marco mi bacchetta sempre perché trascuro il blog, davvero troppo.
Diciamo che la costanza non è la mia miglior qualità (sempre che ne abbia una!) e, fortunatamente, non mi ha ancora sfiorato l'idea di far figli e non ho mai avuto animali domestici che dipendessero in tutto e per tutto da me, seppur ci pensi ogni tanto. Povere bestiole!
Torniamo a noi... in effetti dovrei aggiornarvi sugli ultimi stravolgimenti della mia umile esistenza.
Voi cari aficionados sicuramente vi ricorderete un riferimento "agli amici di Brescia" in un post di qualche mese fa e vi sarete chiesti: perché proprio Brescia? Beh, devo ammettere che a voi Jessica Fletcher e Perry Mason vi fanno un baffo!!!

Era una calda e soleggiata giornata di metà luglio, avevo già inserito la modalità summer con l'intenzione di seguire scrupolosamente i dettami del balneare perfetto fino a fine agosto, quando ricevo una telefonata che mi ha lasciato così: a bocca aperta.
Il mio adorato Coinqui, che chiameremo con un nome di fantasia, Marcello, con voce scossa e concitata mi annuncia che da lì a dieci giorni sarebbe stato trasferito per lavoro a Brescia.
Due erano le opzioni: o l'avrei seguito, o non avrei più avuto un adorato Coinqui, però come sapete l'amore vince sempre.

C'è da sottolineare che ho vissuto per ben 24 anni a 300 metri dal mare e non è un dettaglio da poco.
Il mare piace a tutti e chi dice di no, finge spudoratamente. Come resistergli? L'estate: il sole, le vacanze. L'inverno: il vento gelido, la spiaggia deserta, magari con la neve.
Anche se per chi ci vive è completamente diverso. Il mare non è solo 'una bella cornice per una vacanza con i fiocchi', è molto di più.
È un amico fedele che ti accompagna dai primi bagni ,ai primi baci e, quando ce l'hai con il mondo intero, solo la gelida aria salmastra può placarti. Insomma, io respiro ossigeno e salsedine!
Fino ai vent'anni ho sempre pensato che vivere lontano dal mare sarebbe stato impensabile, poi le cose cambiano. Ti innamori e ti ritrovi a Reggio Emilia. Non c'è stata una volta però in cui, tornando a casa, rivedendo lui, l'amato Adriatico, non mi sia scesa la lacrimuccia. E poi a Pescara "Ah! La senti l'aria?!"

Premesso ciò, capirete che la notizia è stata per me come un fulmine a ciel sereno. Così su? Diventerò lombarda! Ma dai, stiamo così bene a Reggio con la nostra casina, la nostra cerchia di amici e la nostra vita. Non volevo sconvolgere tutto lasciando quello che avevo, per dover ripartire di nuovo quasi da zero. Dopo qualche giorno di sconforto ho deciso di vivere l'estate come meritava e lasciare tutti i dubbi a Settembre. In fondo, non importa dove sei ma CON CHI sei!
Le cose non vanno sempre come vorremmo e ce ne siamo accorti, nel modo peggiore, quel 25 Agosto. Anche quel giorno il mare, il nostro mare, è stato protagonista.
E, dopo quella terribile prova di sopravvivenza, sto imparando a dare la giusta importanza a tante cose che prima consideravo fondamentali. Ora come ora, vi dico che se avessi potuto scegliere, se avessi potuto decidere io, mi sarei trasferita nel più freddo e sperduto punto della Groenlandia o sul cucuzzolo più alto e più solitario della catena montuosa più ostica pur di poter cambiare il finale di quel sabato agostano. Ma non posso.
Ora quindi vi scrivo dalla mia nuova casina di Brescia, dove vivo da ormai due mesi con il solito adorato Coinqui: squadra vincente non si cambia! Sto cercando lavoro ma soprattutto mi impegno a vedere il lato buono delle cose e quindi anche di Brescia, della Lombardia, delle montagne.
Abbiamo trovato un piccolo appartamento ma davvero bellino, la cucina è ben attrezzata con una finestra di fianco al lavandino che dà sulla strada così, mentre cucino, posso sempre sbirciare fuori.
Da quando sono qui, ho preso la buona abitudine di fare una lunga passeggiata nel tardo pomeriggio. I primi giorni era un modo per perlustrare il nuovo quartiere e svagare un po' la mente da tutti i pacchi e pacchetti del trasloco. Poi è diventata una bella (e necessaria) consuetudine. Il percorso è diventato sempre più ingarbugliato, tant'è che a volte mi è capitato di essermi persa per strade e stradine ma, fortunatamente, ho sempre ritrovato casa.
Dei giorni esco per fare solo un po' di spesa, magari solo pane e latte, o qualcosina dal simpatico fruttivendolo all'angolo. Altri giorni invece cammino, cammino, cammino... senza meta.
Mi perdo in mille pensieri tant'è che mi sembra di non sapere dove mi trovi in realtà. E con l'aria frizzantina degli ultimi giorni, si viaggia ancora meglio.
Rientro a casa, un po' affannata e un po' infreddolita ed è quasi ora di cena. Guardo cosa c'è in frigo e, a mente fresca e ossigenata, mi metto ai fornelli.
E così sono nate queste polpette del cavolo!




POLPETTE CROCCANTI DI CAVOLFIORE E CAROTE
Ingredienti:
400 g di cavolfiore
300 g di carote
2 uova
50 g di Parmigiano Reggiano
2-3 fette di pane raffermo
pangrattato
erbe aromatiche
aglio
sale
Preparazione:
Lavare e mondare le verdure. Cuocerle al vapore per circa 10 minuti, finché non si saranno ammorbidite. Schiacciarle con uno schiacciapatate in una ciotola capiente e lasciarle raffreddare leggermente. Quando il composto si sarà intiepidito aggiungere il sale, le erbe e l'aglio sminuzzato. Unire poi la mollica di pane sbriciolata, il parmigiano e le uova. Amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto compatto, se necessario aggiungere 1-2 cucchiai di farina per renderlo più solido. Formare delle polpette, passarle nel pangrattato (preferibilmente homemade) e disporle su una teglia con carta oleata. Infornare a 180° per circa 15 minuti, finché non saranno dorate.


Chiara



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8 commenti:

  1. Adoro le polpette in tutti i modi e queste di carote e cavolfiore devono essere davvero buone, le proverò! :) Sono contenta di leggere anche te, è vero, scrivi meno rispetto a Marco! Ho sempre vissuto con il mare accanto e ti capisco benissimo... il mare è un compagno fedele tutto l'anno... se dovessi cambiare zona o città so già che soffrirei ma è proprio vero che, alla fine, l'essenziale è con CHI sei, non DOVE sei... Sono sicura che a Brescia ti troverai benissimo e ti auguro tanta felicità, te lo auguro di cuore! Un bacione e buona giornata! :)

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  2. Hai ragione, 'squadra vincente non si cambia'.. e io sono dell'idea che la vita metta davanti dei cambiamenti, delle opportunità 'per condurti là dove devi andare'. A tutto c'è un perchè.. anche se capisco che lasciare il mare è dura e io che vivo in Lombardia sono sempre depressa :) Auguroni per questa tua 'nuova vita'.. auguroni di cuore e che ti riservi tante belle sorprese. Ti abbraccio, complimenti per queste polpette 'del cavolo'.. che in realtà sono una squisitezza! :) Smuackkk!

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  3. inserita...grazie per la partecipazione!

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  4. Io ho sempre voluto vivere vicino al mare proprio per tutto quello che hai descritto tu... E poi l'aria di casa, è sempre l'aria di casa! Ma ti auguro tutto il bene possibile per la tua nuova vita a Brescia, la squadra è bella e forte, è quello che conta di più! Le polpette, che te lo dico a fare... buonissime! Buon weekend Chiara!

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  5. Anche la Lombardia ha il suo bello vero? Come ogni regione d'Italia :-). Che bello poter perlustrare le vie della città, sai che ogni tanto lo faccio anche io? Ci sono quartieri che non conosco bene e trovo sempre scoperte affascinanti. Queste polpette col cavolo che non le faccio! Qui andrebbero a ruba!!!! Baci e buon w.e. e bravo Marco che ti ha tirato le orecchi!
    Baci

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  6. mmmmmmm, polpette che passione, anche io le faccio a volte con il cavolfiore, però leggermente diverse dalle tue. Buon week end ciao kiara

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  7. mmmm...buoneeee...un'idea da scopiazzare per mia figlia che con le verdure non ha un ottimo rapporto...

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